FAME

FAME

 

Prosegue l’avventura del teatro Virginian che, dopo l’esordio della stagione di prosa “Nuovi Inizi”, riapre le porte con il secondo appuntamento in cartellone. Domani sera, martedì 29 novembre, alle ore 21, il sipario del piccolo teatro di via de’ Redi si alzerà su “Fame. O dell’avere i crampi all’anima”, uno spettacolo scritto e interpretato dalla nota attrice piemontese Alice Redini. Un monologo comico, esilarante e, a tratti, grottesco, che muove i suoi passi proprio dall’omonimo “Fame”, celebre romanzo del premio Nobel Knut Hamsun.

“Avere questo spettacolo di Alice Redini qui al Virginian è una grande soddisfazione – spiega Daniele Marmi, direttore artistico e docente della Filostoccola – innanzitutto perché Alice Redini è un’amica e una grande artista e, poi, perché questo lavoro si inserisce perfettamente all’interno di una stagione che vuole augurare a tutti noi un brillante nuovo inizio. Lo spettacolo non mancherà di affascinare il pubblico, di farlo divertire e ridere di gusto, ma al tempo stesso ci metterà davanti dei quesiti: degli interrogativi sui nostri sogni, sulla nostra realizzazione, spingendoci a capire di cosa possiamo dirci realmente affamati nelle nostre vite.”

Con la collaborazione alla drammaturgia di Matteo Luoni, questa produzione di Alice Redini & Buster gioca sull’autenticità di uno dei capolavori della letteratura nordica, scritto nel 1890, ma ancora oggi incredibilmente attuale. Sola in scena, la Redini inizierà il suo monologo presentando al pubblico un ciclo di incontri letterari e raccontando di un romanzo in cui il protagonista, un giovane scrittore perdigiorno, in attesa di mostrare al mondo il suo genio letterario, cerca di sopravvivere vendendo articoli giornalisti per pochi spiccioli: una condizione che lo porterà a rimanere senza casa e senza cibo. Solo con un paio di occhiali, una coperta e un mozzicone di matita. Ormai emarginato dalla società e assillato da una fame, tanto fisiologica quanto metaforica, comincia a vagare per la città dando vita a un flusso di coscienza  che, senza soluzione di continuità, si confonde spesso con quello dell’attrice, in un constante cortocircuito tra il personaggio del romanzo e il personaggio che lo narra sulla scena. E proprio nello scarto tra la disperazione e la comicità, risuonano i gradi temi e le grandi domande della vita: come si sente un artista? Qual è il suo ruolo nella società? Proviamo fino in fondo a realizzare i nostri desideri? Abbiamo fallito o abbiamo semplicemente smesso di provare? 

  • data_evento 29 Novembre 2023
  • orari 21.00
  • crediti Di e con Alice Redini
  • compagnia Alice Redini e Buster