CHE ASPETTATE A BRUCIARMI?

CHE ASPETTATE A BRUCIARMI?

Di e con Giorgio Castagna

Regia Giuliano Bonanni

Musiche Lorenzo Bachini

Luci Emilio Bucci.

 

 

La storia

“In casa mia mi hanno sempre raccontato la storia di Giordano Bruno Castagna un po’ distrattamente dicendo: Si dai, non ti ricordi, lo zio Bruno, quello finito in manicomio…”
Giordano Bruno Castagna era uno scultore di Carrara, licenziato durante la crisi del ’29. Il giorno dopo il licenziamento, vestito di tutto punto, entra in una profumeria per comprare un profumo, ma non ha i soldi per pagarlo, così esce dal negozio, raccoglie un sasso e distrugge la vetrina del negozio. Per questo gesto, si farà̀ quarant’anni di manicomio.

Da questa vicenda nasce lo spunto per creare una narrazione che, nel contesto della comunità̀ di lavoratori delle cave di marmo, approfondendo il rapporto tra l’uomo e la montagna, racconta dell’incrocio tra la vita dello scultore Giordano Bruno Castagna e quella del filosofo Giordano Bruno, come se i due personaggi, accumunati nel nome, dovessero giocare le loro rispettive parti e, entrambi alla ricerca della verità̀ e della felicità, vivere lo stesso tragico destino: il manicomio e il rogo. Un lavoro di narrazione biografico basato sull’indagine approfondita del passato, attraverso la ricerca sul campo, con un atteggiamento vitale, dettato da una curiosità̀ onnivora, attenta a cercare indicazioni nella tradizione che possano raccontare il nostro vivere quotidiano, il nostro contemporaneo, un filo che unisca passato e futuro.

“Il fascismo vive dell’indifferenza delle persone” (Antonio Tabucchi)

“L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice” (Liliana Segre)

 

Lo spettacolo

“Che aspettate a Bruciarmi?” presenta una trama che, sebbene ambientata negli anni 30 a Carrara in piena dittatura fascista, affronta temi che possono essere collegati ai valori della Resistenza italiana.

In particolare, la storia di Giordano Bruno Castagna rappresenta un esempio di coraggio e di impegno per la libertà e la giustizia, valori fondamentali per la Resistenza.

Giordano Bruno Castagna si assume la responsabilità di reagire contro il regime oppressivo in cui vive, mettendo a rischio la sua vita. La sua scelta di andare contro il regime autoritario, di ribellarsi con un gesto emblematico alle angherie fasciste rappresenta un esempio di resistenza morale.

Non solo, lo spettacolo essendo prima di tutto una storia biografica, su l’antenato dell’attore/narratore(Giorgio Castagna) affronta anche il tema della memoria storica e della responsabilità collettiva.  Una sorta di memoriale, per non dimenticare la lotta del protagonista Giordano Bruno Castagna che capisce il valore della resistenza e dell’importanza della libertà nel momento in cui è troppo tardi per lui.  La storia del suo sacrificio accostata a quella del filosofo Giordano Bruno si sviluppa per stimolare lo spettatore a non dimenticare i sacrifici fatti per la libertà. Una riflessione sull’importanza di mantenere vivo il senso di appartenenza a una comunità impegnata per la giustizia e la democrazia.

L’indifferenza, infatti, è un atteggiamento che permette all’oppressione di perpetuarsi, perché implica una sorta di accettazione passiva della situazione, senza alcuna volontà di cambiamento.

La lotta contro l’indifferenza rappresenta invece un invito alla cittadinanza attiva, al coraggio di prendere posizione e di agire per la difesa dei propri ideali e dei propri diritti.