I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE

I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE

Di e con

Eleonora Angioletti

Giorgio Castagna

Produzione

La Filostoccola/T. Infanzia

 

 

 

 

 

 

 

LA STORIA 

La fiaba originale parla di un imperatore vanitoso, dedito alla cura del suo aspetto esteriore, soprattutto del suo abbigliamento. Un giorno due imbroglioni giunti in città spargono la voce di essere tessitori e di avere a disposizione un nuovo e formidabile tessuto, sottile, leggero e con la peculiarità di risultare invisibile agli occhi degli stolti. 

Nessuno riesce a vedere la stoffa straordinaria, né i cortigiani né l’imperatore, ma per non passare da stupidi, tutti ne lodano la magnificenza e ai due sarti viene commissionato l’abito.
L’imperatore, una volta “indossata” la nuova veste, sfila nudo per le strade della città: nessuno ha il coraggio di ammettere ciò che vede, tutti mentono. Solo gli occhi innocenti di un bambino riusciranno finalmente a vedere la verità: il re è nudo. 

LO SPETTACOLO 

La favola di Andersen è una meravigliosa metafora per aprire un dialogo con i bambini sulla vanità, e di quanto il potere e la paura riescano a piegare la volontà e a far credere l’inverosimile. Ma c’è di più.
Con l’avvento dei nuovi media abbiamo la possibilità continua di realizzare maschere di noi stessi destinate ad essere messe in mostra, immagini di noi migliorate e moltiplicate all’infinito. 

Ogni giorno filtriamo le informazioni, decidiamo cosa condividere e cosa no per dare agli altri e a noi stessi l’immagine più appagante, aggrappati ai “like” che riceviamo quali indicatori del nostro benessere. Condividiamo, ma in questa ansia di notorietà e consenso siamo sempre più soli, separati dagli altri da una galleria di immagini “filtrate” che poco o niente hanno a che fare con il nostro essere più profondo. 

Da questa premessa ci siamo immaginati una riscrittura in chiave moderna della favola danese dove il volto dei cortigiani riflette le fattezze dell’Imperatore, come un’unica identità smembrata in tante parti, estensioni di se’ controllate tramite un IPad. 

Un imperatore sempre in cerca di nuove distrazioni per combattere la noia e maggiore approvazione da parte dei propri sudditi. Sudditi che, ovviamente, si esprimono solo attraverso uno schermo e solo tramite “like”.
La figura dei due tessitori invece, artisti a tutto tondo, truffatori per eccellenza, introduce una riflessione semiseria sull’arte moderna, in grado di incrinare le certezze del potere e prenderlo in giro. 

Il vestito sarà cucito, e l’imperatore, nudo come un pulcino, sfilerà per le strade della città, tra gli applausi dei presenti. 

A raccontarci la storia è Violetta, la bambina che, ormai diventata grande, fu l’unica a gridare “Il re è nudo!”.
Da anni vive ormai chiusa in un bunker, braccata dalle guardie imperiali, sicura che niente sia cambiato, là fuori. 

Non sa ancora però che la Resistenza ha lavorato nell’ombra, e che i giorni della dittatura dell’impero e della menzogna stanno per finire…